Comitato Italiano Associazioni Parkinson La strategia terapeutica 3.0

La strategia terapeutica 3.0

La strategia terapeutica 2.0 è l’approccio al Parkinson risultante dalla selezione e dalla strutturazione di tutti i consigli e le buone pratiche che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle.

L’accettazione.

Una volta che siamo certi di essere affetti dalla Malattia di Parkinson, la prima cosa da fare è accettarlo. Accettarlo significa in primis comunicarlo al Mondo, voi compresi. Molti “neoparkinsoniani” tentano di nasconderlo combattendo così due battaglie e sottraendo energie indispensabili. Non c’è motivo di nasconderlo. Non è colpa vostra o del vostro stile di vita se vi è venuto. Accettarlo significa anche uscire dallo sconforto che vi ha assalito quando ve lo hanno comunicato – del tutto umano – ed entrare in uno stato di reazione o meglio resilienza (Wikipedia). Fate fronte in modo positivo, il Parkinson non uccide, i sintomi sono gestibili anche per periodi medio lunghi (abbiamo Parky con “40 anni di anzianità”, hanno superato i 70 e vanno a prendere i nipoti a scuola!). Dipende solo da voi e dal vostro stato emotivo e psicologico.

Non accontentatevi della “pilloletta”

Il Parkinson è un inquilino non invitato che albergherà in voi, per ora non possiamo sfrattarlo, ma sappiate che la ricerca avanza, già ad oggi si gestisce molto meglio di pochi anni fa. Oltretutto sarà un inquilino invadente ed antipatico ma abbiamo diverse armi per combatterlo e vanno sfruttate tutte, non siate pigri, non accontentatevi della “pilloletta” ! I farmaci sono la risorsa di base che abbiamo per contenere i sintomi ma hanno anche molte controindicazioni (leggi articolo di approfondimento) quindi il nostro approccio strategico è : utilizzare i farmaci indispensabili – comunque fondamentali – integrando con :

  • ATTIVITÀ FISICA anaerobica e costante /RIABILITAZIONE specifica
  • ALIMENTAZIONE SANA / INTEGRATORI alimentari e vitaminici
  • STIMOLI ed AFFETTI POSITIVI
  • STILE DI VITA “ordinato” / SUPPORTO PSICOLOGICO

Le altre armi

Le altre armi a nostra disposizione oltre ai farmaci sono:

  1. Attività fisica e riabilitazione. Anche sulla base dei consigli del vostro Neurologo dedicate un po’ di tempo ogni giorno al movimento, dal semplice stretching mattutino, alla fisioterapia riabilitativa, la terapia occupazionale, la logoterapia, andare in bicicletta, il tapis roulant, il nuoto, le passeggiate e il nordic walking, per citare i più indicati per i parky. Approfondimento : Terapia, autoterapia e terapie alternative. Sport.
  2. Alimentazione. Nella Malattia di Parkinson, l’importanza della dieta, non intesa come sacrificio o privazione, ma come un regime alimentare atto a mantenere un soddisfacente stato di salute, è ormai nota a tutti. In presenza di malattie croniche un programma dietetico diventa condizione fondamentale per il benessere dell’individuo. Approfondisci.
  3. Gli integratori. La vitamina B1 in primis, ma anche gli altri integratori minerali e fitointegratori costituiscono un valido aiuto per l’organismo, purché scelti e concordati con uno specialista (erborista, naturopata, etc.) e condividendo la scelta con il Neurologo.
  4. Gli affetti. Mettetevi in testa che da soli non potete farcela. Coniugi, compagni, parenti ed amici saranno il vostro secondo alleato (caregiver). L’affetto, le emozioni e le energie POSITIVE che potrete condividere con loro saranno un vero e proprio carburante. In tale ottica allontanate immediatamente soggetti e situazioni negative anche a costo di apparire egoisti; ora siete voi ad avere bisogno di positività.
  5. Supporto psicologico. La depressione è uno dei sintomi tipici del Parkinson, oltre ad essere anche tra le controindicazioni di alcuni farmaci. Spesso si associano nel parkinsoniano ansia ed attacchi di panico specialmente nella prima fase della malattia. E’ quindi di primaria importanza promuovere interventi sulla persona che tengano conto non solo dei cambiamenti che si presentano a livello motorio, ma che includano nel percorso di cura anche le problematiche che interessano la sfera psichica. A tal proposito risulta necessario proporre percorsi psicologici individuali e di gruppo mirati alla consulenza, al sostegno e alla terapia della sofferenza psichica correlata a questo articolato percorso di malattia. Approfondisci.