Licenziato a causa del Parkinson. Azienda di Latina condannata al reintegro immediato.

L’azienda Brevetti Catis – Fonderie Pontine aveva licenziato una suo dipendente al quale, all’età di 47 anni, era stata diagnosticata una forma ad esordio giovanile di Parkinson. L’azienda, come nel caso di Franco Minutiello (sentenza online), aveva ignorato i diritti riconosciuti dalla Costituzione e dalle successive normative che sollecitano l’azienda, in caso di sopravvenute difficoltà legate a patologie croniche, a cercare di ricollocare il proprio dipendente in mansioni più confacenti alle abilità lavorative.

Soddisfazione è stata espressa da parte dell’avvocato Leggiero (sito web studio legale) che ha difeso la persona con Parkinson: “Sentenza giusta e giuridicamente corretta – ha commentato il giuslavorista – poiché il Tribunale adito, accogliendo in toto le nostre richieste, ha accertato la non inidoneità assoluta del mio assistito con la conseguente possibilità a carico dell’azienda di poter adibire quest’ultimo a mansioni confacenti il suo stato di salute e ciò nel rispetto degli articoli 32 e 38 della Costituzione con il combinato disposto dell’articolo 2087 del Codice Civile e della Legge 68/’99. Così facendo è stato ripristinato il diritto al lavoro confacente lo stato di salute del dipendente e, conseguentemente, la necessità da parte del datore di lavoro di rispettare i principi di correttezza e buona fede a tutela della dignità del lavoratore prima di procedere a ‘licenziamenti selvaggi’”.

 

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